Squadre a specchio, con Conte che non rinuncia all’imprevedibilità di Lang e Neres sulle fasce, sia per tenere basso l’avversario sia per garantire assistenza concreta a Højlund, ormai a secco da troppo tempo. Soluzioni solo per il corso della gara sia Politano che Elmas.

In difesa ci sono gli stessi uomini delle ultime uscite: Beukema, Rrahmani e Buongiorno centrali; sulle fasce il redivivo Di Lorenzo, più a suo agio come quinto; e Oliveira, preferito al rientrante ex Spinazzola, comunque convocato e in panchina dopo l’infortunio. Scontate le presenze a centrocampo per Lobotka e McTominay, che potrebbe esaltarsi contro avversari strutturati fisicamente come i giallorossi.

Scelta a sorpresa per Gasperini, con Dybala che evidentemente non ha recuperato e non è nemmeno in panchina e Koné recuperato dopo i problemi fisici accusati giovedì in Europa League. Il tridente prevedere una vera prima punta, Ferguson, con Pellegrini e Soulé a supporto. In mediana agiranno Cristante e Koné, mentre sulle fasce i prescelti sono Celik e Wesley. Difesa con Mancini, N’Dicka ed Hermoso.

Gara apparentemente equilibrata, con un Napoli che finora ha creato e segnato più dei giallorossi.

Solitamente, con le squadre disposte allo stesso modo in campo, risultano decisivi i duelli individuali, dalle prestazioni dei singoli dipenderà lo svolgimento della gara. Sfide equilibrate in tutte le zone del campo, a partire da quello a distanza tra Svilar – ottimo il suo inizio di stagione – e Milinkovic-Savic, chiamato a dar prova della fiducia concessagli questa estate.

Punti di attenzione: la loro pericolosità al tiro dalla media distanza – fondamentale che purtroppo manca agli azzurri – e la fisicità sui calci da fermo.

I ragazzi di Conte sono chiamati stasera a una grande prova, di sostanza e maturità.

Il Napoli sa essere corsaro, stasera deve dare il meglio di se al cospetto di una squadra forte e lanciata, e al cospetto di un pubblico storicamente ostile.