Dall’inizio di questa stagione il Napoli campione d’Italia non ha mai convinto se non nei match contro Sassuolo, Fiorentina e Inter. La squadra non ha mai avuto una vera identità sia tattica che mentale dimostrandosi quasi sempre priva di idee e i punti più bassi si sono visti contro Psv e Bologna. Inoltre i vari infortuni dovuti ad un turnover non ben effettuato da mister Conte hanno di certo peggiorato la situazione.

Il tecnico leccese è ormai noto per i suoi allenamenti durissimi e con la doppia competizione sta tornando a faticare come capitatogli in passato e con la mancanza di turnover potrebbe star creando parecchio malumore tra i nuovi e anche tra alcuni senatori come Meret che già prima dell’infortunio stava perdendo il posto a favore di Milinkovic-Savic.

Il tecnico ex Tottenham dall’inizio di questa stagione ad oggi ha solo cercato scuse scaricando quasi sempre la colpa su altri elementi facenti parte della società e sul mercato. Ma non è questo che preoccupa maggiormente dato che è solito a questi comportamenti, ciò che sta davvero creando ansia tra i tifosi è l’atteggiamento della squadra che è decisamente cambiato rispetto allo scorso anno.

Probabilmente la pressione dello scudetto al petto per determinati elementi della rosa è ancora un macigno. Altri invece stanno dimostrando di voler alzare il livello ma senza coesione tattica e mentale non si possono fare passi avanti. C’è chi addirittura chiede l’esonero o le dimissioni di Conte ma ciò non aiuterebbe affatto la squadra ma anzi potrebbe creare sempre più scompiglio al momento e se ne potrebbe parlare solo se la situazione dovesse ulteriormente peggiorare.

Ad oggi Conte può solo cercare di aggiustare la situazione mettendo le cose in chiaro con ogni membro della squadra trovando la quadra tattica con i senatori che sembrano essersi spesso lamentati di ciò e cercare un punto di incontro sul carico di allenamenti visto che in molti starebbero incominciando a lamentarsene.

Per quanto riguardo coloro che stanno dividendo lo spogliatoio per il poco spazio trovato, in primis Lang, Lucca e Neres. Dovranno guadagnarsi la maglia col sudore e con l’impegno in campo che fin qui non hanno dimostrato a pieno. Sebbene l’ex Psv sia quasi sempre subentrato positivamente a partita in corso non ha mai davvero inciso.

Lucca invece, oltre la partita col Pisa, ha sempre disputato prestazioni molto negative e la ciliegina sulla torta s’è vista contro il Psv. Stesso discorso dell’ex Udinese vale anche per Neres che, a parte il match con l’Inter, ha ampiamente deluso le aspettative.

Forse per i due esterni ex Ajax c’è ancora una luce di speranza nel vederli definitivamente inseriti nelle tattiche del Napoli visto che Neres scorso anno ha dimostrato in varie occasioni le sue abilità mentre Lang quando è in campo gioca sempre per aiutare la squadra a differenza di come in molti lo descrivevano.

Discorso diverso per il centravanti italiano che, col rientro di Lukaku e la sempre più centralità di Hojlund, potrebbe non trovare più spazio e forse sarebbe il caso di riscattarlo e poi cercare di cederlo altrove a gennaio così da liberare anche un posto in lista. Ovviamente andrebbero presi anche alcuni rinforzi come Mainoo per sostituire l’infortunato Anguissa e un vice Di Lorenzo affermato così da avere anche in quel ruolo un alternativa di qualità.

Un altro tema di grande rilevanza riguarda anche Beukema. Il difensore olandese ha infatti avuto prestazioni molto altalenanti ad ora ma nulla di irrecuperabile. Col ritorno di Rrahmani non avrà certamente la maglia da titolare ma potrebbe comunque giocare in Champions così da avere minuti nelle gambe e magari adattarsi definitivamente al ruolo del kosovaro. In molti criticano l’ex Bologna ma tocca ricordare che anche l’ex Hellas Verona veniva spesso criticato all’inizio ma oggi è considerato il miglior difensore del Napoli.

La cosa più importante però per mister Conte sarà ovviamente riconciliare il rapporto con ogni singolo giocatore della rosa ed eventualmente escludere chi crea problemi. Ora va data fiducia a tutti ma ognuno deve dimostrarsi all’altezza della maglia azzurra e il gruppo non può nuovamente disunirsi dato che le altre squadre si stanno dimostrando forti e preparate per un annata che si prospetta essere ancor più competitiva dello scorso anno.