A Castel Volturno sono rimasti in pochi

Da martedì, con il rientro dei calciatori impegnati con le nazionali, Antonio Conte potrà ponderare le scelte per la trasferta di Firenze di sabato sera.
Il tecnico azzurro ha lavorato in questi giorni con meno di mezza squadra, visto che ben 14 giocatori sono stati impegnati nelle qualificazioni ai prossimi Mondiali.

Giorni di lavoro per chi è rimasto, e tante opportunità da cogliere per l’imminente futuro.
Milinkovic-Savic, declinata la chiamata della Serbia, sta scaldando i guanti per il suo esordio in maglia azzurra, probabilmente proprio al Franchi.
Sosta da capitalizzare anche per Buongiorno, con l’obiettivo di lasciarsi definitivamente alle spalle il brutto infortunio.

Nel frattempo, sono giunte indicazioni positive dall’amichevole contro l’Avellino: tripletta di Lucca — che deve necessariamente iniziare a essere più incisivo in campo — e minuti anche per lo spagnolo Gutierrez, concreta speranza per un upgrade sulla fascia sinistra.

Scelte probabili, tra ipotesi e certezze

Tanti dubbi per la gara del Franchi.
Detto del portiere, a sinistra Oliveira sarà l’ultimo a rientrare: possibile maglia da titolare per Spinazzola e, si auspica, uno spezzone di gara per Gutierrez.
Coppia centrale probabile: Buongiorno-Beukema. A completare il reparto, a destra, l’insostituibile Di Lorenzo.

A centrocampo, l’incognita è Anguissa: anche lui rientrerà tardi e dopo due gare complete giocate in pochi giorni.
L’impressione è che possa riposare — almeno all’inizio — in modo da preservarlo per la sfida col City in Champions, con Gilmour ed Elmas pronti a giocarsi un’opportunità.

In attacco, il titolare sarà Lucca, mentre cresce l’attesa per i primi minuti in azzurro di Højlund.

Le partite di questi giorni ci hanno suggerito ipotesi tattiche che, spesso troppo frettolosamente, vengono scartate a priori.
Lobotka, con la Slovacchia, gioca spesso in un centrocampo a due.
McTominay, con la Scozia, non è un attaccante aggiunto come nel Napoli, ma gioca da mediano.
Infine, è normale nello scacchiere del Belgio vedere Kevin De Bruyne in posizione di terminale offensivo: falso nove o centravanti di manovra, che dir si voglia.

Conte avrà di che sperimentare quest’anno: la rosa è numericamente adeguata, tecnicamente forte e tatticamente si presta a tutte le interpretazioni del caso.