Ieri sera si è conclusa la lotta scudetto più lunga, estenuante ed emozionante degli ultimi anni che ha visto il Napoli di Conte trionfare sull’Inter di Inzaghi che settimana prossima giocherà la finale di Champions League a Monaco di Baviera contro il Psg.

I partenopei hanno ottenuto un risultato inimmaginabile fino a qualche mese fa e ora potranno gettare le basi per avviare un progetto vincente migliorando la rosa con acquisti di qualità come De Bruyne e David e risolvendo la questione Conte il quale, dopo la parata del bus scoperto di lunedì, incontrerà la dirigenza per parlare del futuro e deciderà se restare o meno a Napoli.

Napoli sei di nuovo in cima! Ecco 5 elementi che hanno fatto la differenza in questa stagione

  • Antonio Conte

Parte dei meriti di questo scudetto vanno ovviamente dati al tecnico leccese che nonostante la cessione di kvara, la panchina corta e i vari infortuni, è riuscito a far stare la rosa sul pezzo ed attaccata all’Inter. Non è la prima volta che Conte raggiunge tale risultato ma forse, come da lui stesso affermato, questo scudetto è stato il più imprevedibile.

  • I rinforzi estivi

Sebbene il mercato invernale sia stato insufficiente, quello estivo è stato ricco di nuovi volti che hanno portato qualità ed esperienza nella rosa partenopea. Lukaku, nonostante sia stato criticato durante l’arco della stagione, è stato sempre determinante nei momenti clou e lo dimostrano i suoi 14 gol e 10 assist in questa stagione.

Va ovviamente menzionato McTominay che si è ancora una volta dimostrato il miglior centrocampista della Serie A e forse anche il giocatore più decisivo in questa stagione. Il suo impatto in Serie A è stato devastante e infatti la sua è la miglior stagione di debutto nella storia del nostro campionato con 18 gol+a che gli sono valsi il premio di MVP della stagione.

Anche Buongiorno e Neres hanno avuto un grande impatto. Nonostante i loro infortuni, i due sono sempre stati fondamentali negli schemi di Conte hanno rispettivamente dato sicurezza ed imprevedibilità.

  • Aurelio de Laurentiis

Il presidente partenopeo, dopo aver sbagliato ogni cosa la scorsa stagione, è subito corso ai ripari portando Manna e Conte in società. Forse la cosa che più ha fatto la differenza è stato il suo silenzio.

In passato le dichiarazioni del patron azzurro hanno spesso creato contestazioni, malumori e antipatie attorno a sé mentre quest’anno, probabilmente su richiesta di Conte, Adl non si è quasi mai espresso e quando lo ha fatto non è mai stato esplicito come negli anni scorsi e questo ha certamente aiutato a trovare un clima sereno per arrivare al traguardo.

  • La pressione

Mai come quest’anno il Napoli ha avuto una pressione mediatica enorme con le insistenti voci d’addio su Conte che arrivavano quasi sempre in momenti delicati di questa stagione.

Anche la questione dell‘assenza di coppe è sempre stata un alibi utilizzato per affermare che il Napoli aveva l’obbligo di vincere ma non è sempre cosi e lo ha dimostrato la Juve la scorsa stagione che senza giocare le coppe è arrivata terza in campionato.

La presenza di Conte stesso è stata motivo di pressione mediatica in quanto ogni sua minima dichiarazione in più è stata oggetto di contestazione ma la squadra è sempre rimasta sul pezzo e ha retto la pressione.

Chi non ha retto è stato l’Inter che nei big match è venuta quasi sempre meno. Probabilmente la squadra di Inzaghi ha sempre avuto più a cuore la Champions come obiettivo ma ciò non toglie che a portare a casa lo scudetto è stato il Napoli. Vanno però dati i meriti alla squadra di Inzaghi che ha difeso il titolo con ogni sua forza e che nonostante gli infortuni è riuscita a tenere il passo in ogni competizione giocata.

  • Il dodicesimo uomo in campo

Mai come in questa stagione il pubblico è stato fondamentale. Lo stadio è stato quasi sempre sold out e anche quando ci sono stati risultati e periodi negativi non vi è mai stata una contestazione.

I quasi 55.000 del Maradona hanno sempre suonato la carica sia dentro che fuori lo stadio come quando il Napoli vinse a Bergamo contro l’Atalanta e il loro supporto è stato certamente di grande aiuto per il mister e i giocatori.