Mario Giuffredi, agente, è intervenuto nel corso della trasmissione A Pranzo con Chiariello, in onda su Radio Crc. Tra gli argomenti, si è parlato dell’approdo di Marianucci al Napoli, oltre che di Di Lorenzo, De Bruyne e della situazione della Nazionale. Di seguito, le sue parole a riguardo.
“A chi faresti allenare la Nazionale? Non saprei, c’è poco a disposizione. Le cose sono state gestite male in tempi e modi. Io avrei proseguito con Spalletti, non credo che il problema sia lui o un futuro Ct. Il problema è il sistema. Oppure, avrei fatto tornare Roberto Mancini. Alla Nazionale ha dato tanto, ha vinto un Europeo ed ha un grande appeal verso i calciatori. Prima di riportare lui non avrei tolto Spalletti perché avrà le sue colpe, ma non sono quelle principali”.
“Di Lorenzo sono due mesi che gioca con le infiltrazioni. Le parole più significative di questi due giorni le ha dette Baldini del Pescara. Purtroppo i ragazzi di oggi non comprendono il valore della Nazionale, una volta si iniziava a giocare a calcio. Oggi quando si arriva in Nazionale si fa di tutto per non andare. Politano non è stato tagliato da Spalletti, non stava bene, fosse stato in forma sarebbe stato convocato. Oggi i calciatori non hanno senso di appartenenza alla Nazionale. Un po’ perché gli è stato tolto da chi gestisce il sistema, un po’ perché oggi il calciatore non riesce a percepirlo”.
“Si dice che nel calcio sia sempre colpa dei procuratori… La verità è che il sistema calcio e il governo non fanno nulla per migliorare. Più si va avanti più sarà tutto peggio. Parliamo dalla mattina alla sera, ma le cose entrano da un orecchio ed escono dall’altro. Le cose scivoleranno così, e col passare del tempo le cose peggioreranno. Noi perdiamo 3-0 con la Norvegia e sento fare un’intervista dove si dice che sia davanti a noi… Questo ti fa capire come siamo rovinati. L’Inter va a fare la finale di Champions e perde 5-0 col Psg. Non si è mai cercato di mettere un freno ai problemi della Nazionale, se guardate il nostro campionato, su 20 squadre 15 hanno cambiato allenatore. Significa che non c’è programmazione, si improvvisa. Poi, dato di fatto, l’unica squadra che fa le cose con progettualità è il Napoli, e i risultati si vedono. La Juve cambia allenatore e dirigente, e hanno cambiato tecnico tutte le big. Ma di cosa stiamo parlando… Il calcio è stato programmazione, visione e giovani. Dove sono queste cose? Si fa e si distrugge, ma sei sempre allo stesso posto e non crei niente”.
“Lei da dove partirebbe per cambiare il calcio? Non te lo faranno fare mai, inutile perdere tempo. Noi avevamo il decreto crescita che favoriva gli stranieri e sfavoriva gli italiani. Il governo lo ha abolito l’anno scorso e ora lo si vuole reintrodurre. Di cosa parliamo? Non ti faranno mai fare le cose. Chi era il concorrente di Gravina alle elezioni? Il calcio non ha voglia di cambiare, altrimenti ci sarebbero stati dei concorrenti che se la sarebbero giocata fino alla fine. Invece, elezioni morte e senza controparte. Se vedete, non hanno votato Lotito e De Laurentiis. Lavoro con loro perché hanno voglia di fare, hanno visione e coraggio. Vogliono provare a cambiare le cose nel loro piccolo, non a caso guardate quanti giovani facciamo giocare. Aveva ragione Velasco, disse che se Yamal fosse nato in Italia non lo avrebero fatto giocare. Spalletti è vittima del nostro sistema, disarmato dal primo minuto da questo sistema. Intanto passeranno gli anni e non cambierà nulla”.
“Il Napoli è l’unica squadra che fa cose con continuità, visione e voglia di fare. De Bruyne rappresenta un giocatore per cui gli azzurri vogliono alzare il livello. Mi dite una squadra che ha fatto 2 o 3 colpi? Il Napoli prende De Bruyne, Musah, Marianucci… Il Napoli ha le idee chiare, sa quel che vuole fare e lo sta facendo. Perché è una delle poche squadre con programmazione, ma è un club con idee. Dove ho preso Marianucci? Viene dal settore giovanile dell’Empoli, ha avuto un’esplosione improvvisa, giocava in Serie C. Poi si è ritrovato in A con l’Empoli, l’ha scoperto D’Aversa che l’ha voluto con sé e ci ha lavorato. Poi, pian piano è diventato titolare. Nel calcio di vuole coraggio, come fu per Di Lorenzo è stato per lui. Noi cerchiamo visione e coraggio, siamo convinti che col giusto percorso possa divenire un difensore di grande livello. È un difensore di 1,95m con quella velocità e tecnica perché nasce centrocampista, è un calciatore molto completo. Ha un difetto, essere troppo sicuro. In questa eccede. A volte può essere una cosa non positiva che può portare a degli errori. La fortuna dei giocatori la fanno gli allenatori”.
“Rimarrà al Napoli? Fare questi discorsi è da superficiali, il Napoli ha fatto un investimento importante di quasi 10 milioni. Ha bisogno di tempo. Deve avere il suo percorso nel club, non dimenticate che Rrahmani i primi mesi non ha giocato. Bisogna avere calma e gesso, far lavorare i calciatori. Poi con un allenatore importante come Conte il calciatore può solo migliorare. Ho una grandissima fiducia in lui”.
“Tra Leoni, Coppola e Marianucci chi prendi? Marianucci diverrà un difensore di livello altissimo, sono 3 calciatori bravi. Io conosco Marianucci, non gli altri due se non come calciatori, mi limito a parlare di un mio assistito che conosco bene. Sono convinto che farà una grandissima carriera, poi chi vivrà, vedrà. Non gli manca il fisico per poter marcare uno come Lukaku in allenamento…”
“Sono finiti i tuoi affari col Napoli in questa sessione di mercato? Vediamo, da qui a 3 mesi il campionato è lungo. Oggi siamo contenti della firma di Marianucci, che possa iniziare la sua carriera col Napoli, vedrete che rimarrete tutti sorpresi. Le dichiarazioni a me imputate su De Bruyne? Non ci voglio nemmeno ritornare su, è sciacallaggio”.