La trentunesima giornata di Serie A ha visto le due compagini in lotta per lo scudetto ottenere un solo punto. L’Inter, la prima a scendere in campo, ha rimediato un pareggio in casa del Parma, con anche lo spauracchio di una possibile sconfitta. Il Napoli ha avuto modo di poter rispondere 2 giorni dopo, ma non riuscendo a recuperare punti sui nerazzurri. La partita contro il Bologna ha confermato che questa squadra ha due volti: gioca dei buoni primi tempi e dei secondi non all’altezza. A 7 giornate dalla fine, i punti di differenza rimangono 3. Ma le indicazioni che arrivano dalle due formazioni lasciano tanti interrogativi. Ed ora che il calendario dei partenopei si farà decisamente in discesa, non si può assolutamente pronunciare la parola fine a qualsiasi discorso.
NAPOLI – 65 P.ti
Gli uomini di Antonio Conte hanno portato a casa un solo punto dal difficile campo del Dall’Ara. Anche in questa uscita, gli azzurri hanno confermato tutte le proprie caratteristiche, in positivo ed in negativo. In ordine: buon approccio alla gara, buona capacità di soffrire, poca capacità di reggere per 90 minuti, scarsa concretezza sotto porta. Il primo tempo dei partenopei ha un po’ illuso, perché questa partita, al netto di tutto, è stata preparata davvero bene. Tant’è vero che alla fine della prima frazione di gioco, qualcuno ha dei rimpianti perché al gol di Anguissa potevano seguirne altri. Nella ripresa, ecco venir fuori il Bologna, in tutto il suo splendore. La squadra di Vincenzo Italiano ha giocato al massimo delle sue capacità, pareggiando il risultato grazie ad una magia di Ndoye e sfiorando il colpaccio.
Ciò che fa rumore non è tanto il risultato o il fatto di non aver accorciato sull’Inter, ma la prestazione. Questo secondo tempo non è stato solamente la conferma di un trend che si ripete da due mesi, ma lancia un campanello d’allarme: questa formazione è davvero da scudetto? I gol non arrivano, e la tenuta difensiva non è più quella granitica del girone d’andata. Inoltre, l’atteggiamento nei secondi tempi continua ad essere troppo rinunciatario. Difetti di cui ha banchettato il Bologna, che ha avuto modo di mettere alle corde i partenopei. Se uno spettatore avesse visto questo match senza saper nulla delle due squadre, avrebbe detto senza ombra di dubbio che a giocarsi lo scudetto erano quelli in maglia rossoblù.
Tuttavia, per lo scudetto ci sono ancora delle possibilità. Da qui alla fine del campionato, gli impegni degli uomini di Conte non sono affatto proibitivi, almeno sulla carta. E l’Inter, che sembra più concentrata sulla Champions League che non sul campionato, non è imbattibile e avrà delle sfide di cartello che potrebbero portarle via punti. Perché queste possibilità possano concretizzarsi, c’è però bisogno di gestire al meglio le ultime energie, ed infilare 7 vittorie consecutive. Sapendo sia di non essere padroni del proprio destino, sia di non potersi più permettere alcun errore. I nerazzurri non sono la schiacciasassi della passata stagione, ma non faranno nemmeno troppi regali.
Il primo dei 7 test che attenderà il Napoli sarà contro l’Empoli al Maradona. I toscani sono in piena lotta per non retrocedere, ed hanno grandi difficoltà nel trovare il gol. Tuttavia, hanno buone capacità nel difendersi e sporcare le partite. La chiave del match sarà approcciare bene (una delle cose che meglio riesce al Napoli) e mettere l’incontro subito in cassaforte. In questo momento, c’è il rischio che quella che sembra una sfida accomodata possa trasformarsi in una trappola, proprio come accaduto contro il Venezia. Non c’è più spazio per i passi falsi, ciò che conta ora è vincere e mettersi alle spalle le difficoltà degli ultimi mesi.
INTER – 68 P.ti
Gli uomini di Simone Inzaghi hanno rimediato a sorpresa un 2-2 in casa del Parma, che lascia più di qualche preoccupazione. Dopo un primo tempo in cui gli ospiti sono passati in vantaggio per 2 reti (più per cinismo che per altro) grazie a Darmian e Thuram, è sopraggiunto una ripresa in cui i ducali hanno schiacciato i propri avversari in lungo ed in largo. Gli uomini di Christian Chivu non solo hanno agguantato il meritato pareggio, ma hanno anche sfiorato la vittoria nei minuti finali. Un risultato che è frutto di tanti meriti dei padroni di casa, ma anche di vari demeriti dell’Inter.
Ancora una volta, i nerazzurri hanno confermato di non avere un’autonomia di 90 minuti. A questo, si aggiungono dei problemi di solidità difensivia e di concentrazione. In particolare, è quest’ultima la vera chiave del percorso interista. La sfida di Champions League di ieri, che li ha visti vittoriosi in casa del Bayern Monaco, ha mostrato sul rettangolo verde una squadra completamente diversa, assai più mentalizzata e volenterosa di vincere. Che sia la partita del Tardini frutto di un approccio non ideale oppure di testa all’Europa? Questi grattacapi potrebbero essere un problema in ottica scudetto. E per un Napoli che pareggia con il Bologna, 2 punti di vantaggio in più avrebbero permesso di affrontare l’alternanza di impegni con più tranquillità.
Qualcuno parla di occasione sprecata da parte dei partenopei, ma a tal proposito l’Inter di certo non può permettersi di ridere. Si è comunque passati da uno 0-2 ad un quasi 3-2 contro una squadra non irresistibile. Va bene che l’obiettivo principale è la Champions, ma in ottica campionato serve scendere in campo con maggiore attenzione. Da qui in avanti, il Napoli avrà un calendario più tranquillo, mentre i nerazzurri hanno in programma alcune partite in cui c’è il rischio di perdere dei punti preziosi. Di certo, se l’atteggiamento rimarrà quello visto a Parma, tutto è ancora aperto, nonostante la Beneamata sia padrona del proprio destino ed abbia le potenzialità di non rischiare troppo in questo finale di stagione.
La prossima gara contro il Cagliari sarà un importantissimo test per verificare quest’aspetto. Si tratta di una partita non troppo impegnativa, contro una squadra relativamente tranquilla in classifica, che però capita a cavallo della doppia sfida al Bayern. Chiaramente, la testa sarà riversata al ritorno con i tedeschi, ma allo stesso tempo in campionato non si può indietreggiare di troppo. Visto l’1-2 dell’Allianz Arena qualche pensiero andrà inevitabilmente ad una possibile semifinale di Champions, ma questo non vuol dire che in Serie A tocchi giocare in maniera più distesa. Agli uomini di Inzaghi, toccherà scendere in campo con la giusta mentalità, quella che può permettere di gestire in tranquillità il doppio incontro. Questo, è forse l’ultimo passo che può consacrare l’Inter a superpotenza del calcio europeo.